Tipologia di impianti di riscaldamento
Gli impianti di riscaldamento si dividono in due tipologie:
1. impianti centralizzati: impianti con un’unica caldaia a condensazione che serve più di un’unità abitativa nello stesso complesso residenziale. Generalmente, per questo tipo di impianti si sceglie come alimentazione il metano.
Gli impianti centralizzati, se ben regolati, hanno un rendimento globale più elevato e quindi, di conseguenza, sono quelli che garantiscono un maggiore risparmio energetico.
L’unico svantaggio è rappresentato dal fatto che questo tipo di impianto non permette una gestione differenziata e personalizzata per ogni unità abitativa. Per questo motivo, può capitare che l’impianto venga messo in funzione in momenti in cui non ce ne sarebbe necessità.
Per ovviare al problema descritto, a partire da Gennaio 2017, la legge obbliga a dotare i termosifoni serviti da impianti di riscaldamento centralizzato, di valvole termostatiche per la regolazione della temperatura.
2. impianti autonomi: impianti a servizio di una sola unità abitativa, i quali garantiscono la personalizzazione di temperature e la piena gestione dei cicli di accensione e spegnimento in base alle necessità.
Il nucleo dell’impianto di riscaldamento a termosifoni è la caldaia alimentata a metano, la quale ha la funzione di scaldare l’acqua da inviare ai termosifoni mediante dei tubi di distribuzione.
In ogni stanza dell’unità abitativa, viene installato un termosifone dimensionato in base alle dimensioni effettive della stanza. Maggiore è l’ambiente e più grande sarà l’elemento radiante.