Nel precedente articolo, ti avevamo anticipato l’argomento che avremmo affrontato oggi. O meglio, l’opera d’arte, sulla quale avremmo soffermato la nostra attenzione. Stiamo parlando del Roma Convention Center, il complesso congressuale internazionale, situato a Roma nella zona Eur.

Progettato dagli architetti Massimiliano e Doriana Fuksas e realizzato dalla società Condotte SpA a partire dal 2008, la struttura ha ricevuto a Londra nel 2012 il premio come Best Building Site del Royal Institute of British Architects.

Come nasce il Roma Convention Center

Nel 1998, il Comune di Roma e l’Ente Eur indissero un concorso internazionale di architettura per la progettazione di un nuovo Centro Congressi, che sarebbe dovuto divenire simbolo di modernità dell’intera città.

Il 16 febbraio del 2000, Massimiliano Fuksas fu proclamato vincitore dalla giuria internazionale. Il suo progetto conquistò l’attenzione dei giurati, per l’innovazione, la creatività e l’originalità della struttura ideata. La posa della prima pietra avvenne alla fine del 2007, alla presenza dell’architetto e di alte autorità.

Quando ho visto il progetto della Nuvola – ha dichiarato il noto critico d’arte accademico Achille Bonito Oliva, in occasione di una lezione tenutasi all’Università Sapienza di Roma – ho avuto uno shock estetico e ho capito benissimo perché era importante quella Nuvola all’Eur, un quartiere di archeologia architettonica legato a un’ideologia ma dove prevaleva la geometria della linea retta. Qui non ci si astrae dal territorio, vi si entra senza farsi assorbire, è un ossimoro architettonico, una nuvola incorporata che libera delle forze”.

La struttura del Roma Convention Center

Il Roma Convention Center può essere definito senza alcun dubbio un’opera internazionale, destinato a diventare simbolo di modernità e innovazione dell’intera Capitale.

La struttura si contraddistingue per l’estrema flessibilità con la quale stata ideata: il progetto infatti si basa su approcci eco-compatibili e soluzioni tecnologicamente avanzate. Vanta una capienza di quasi 8.000 posti, di cui:

  • 6.000 nelle sale congressuali;
  • 1.762 nell’Auditorium, vero e proprio cuore scenografico dell’intero progetto.

Questo progetto – dichiara Massimiliano Fuksas nel corso dell’intervista rilasciata al programma Rai ‘La Storia siamo Noi’ – viene da una riflessione che ha inizio negli anni ’90: la trasvolata dell’Atlantico che facevo ogni quindici giorni mi dava un senso di questo nuovo rapporto che c’è tra il sopra delle nuvole e il sotto delle nuvole. Cercare di realizzare una geometria che parta dalla natura, che sia complessa ma sia anche realizzabile, è stato quello che abbiamo fatto qui”.

La struttura è costituita da tre unità: la teca, la nuvola e la lama.

La Teca

L’idea alla base del progetto era quella di costruire una teca di vetro, che racchiudesse al suo interno un oggetto (l’auditorium), privo di geometria, in modo tale da porre attenzione sugli elementi interstiziali. Quelli appunti racchiusi tra la teca e compressi dalla cosiddetta Nuvola.

La Teca, orientata longitudinalmente, è costituita da un edificio poligonale in vetro, acciaio e pietra, e contiene appunto la “Nuvola”, la seconda unità della struttura. L’involucro viene sviluppato su una doppia parete-facciata, e prevede zone e percorsi di emergenza, ideati ad hoc.

La Nuvola

Elemento innovativo e distintivo dell’intera struttura è la nuvola, soluzione artistica in grado di suscitare spettacolari effetti visivi, dati dal confronto tra un’articolazione prima di geometria, libera e senza regole (Nuvola) e uno spazio scatolare, ben definito geometricamente (Teca).

La Nuvola racchiude al suo interno l’auditorium e i servizi ad esso connessi. Viene collegata alla teca, grazie allo scafo, che rappresenta la struttura portante principale.

La Lama

La Lama è un business hotel indipendente, che si sviluppa su un’ampiezza di 30.781 mq. Dagli alti standard qualitativi, è costituito da oltre 440 stanze (449 per la precisione), divise in camere standard e suite. L’edificio si sviluppa per un’altezza di 55 metri, composto da ben 17 piani esterni.

Oltre ai parcheggi riservati nelle aree limitrofe, al livello interrato è stato pianificato un parcheggio esclusivo per il Centro Congressi, con una capienza di 600 posti auto.

In merito al consumo energetico, sono state infine adottate soluzioni eco-sostenibili:

  • per l’impianto di climatizzazione, ne è stato adottato uno a portata variabile dell’aria condizionata, che garantisce un consumo ottimale dell’energia, in vista dell’affollamento dei locali;
  • per la copertura della teca, sono stata installati elementi fotovoltaici, per la produzione naturale di energia elettrica, puntando a un notevole risparmio sui consumi energetici.

Concludendo, il Roma Convention Center rappresenta una struttura architettonica iper-moderna, di alto design e valore artistico.