“Guardare l’umanità in una nuova luce”. Con queste parole, viene racchiusa l’anima, l’essenza di una delle più grandi opere d’arte: il Louvre di Abu Dhabi. Museo d’arte e di civiltà, porta la firma di un grande rivoluzionario architetto francese, Jean Nouvel.
Ispirato dalle tradizioni e dalla cultura degli Emirati Arabi Uniti, Nouvel ha dato vita a uno dei simboli più imponenti di Abu Dhabi. Dopo un’attesa lunga quasi 10 anni, il Museo di Abu Dhabi è stato inaugurato l’11 novembre del 2017. Sembrava quasi impossibile credere che qualcuno riuscisse a realizzare il secondo Louvre sulla Terra, eppure è proprio così: se oggi dobbiamo pensare alle più grandi istituzioni museali al mondo, non possiamo non tenere a mente tale opera d’arte.
Museo di Abu Dhabi: come nasce e dove si trova
- il prestito di opere d’arte, che appartengono alle collezioni pubbliche francesi, per un lasso temporale di dieci anni. Tale prestito viene garantito attraverso l’Agence France-Muséums, istituzione che gestisce l’unione dei 13 maggiori musei francesi;
- il prestito della denominazione “Louvre” per un periodo fissato in trent’anni e sei mesi;
- l’organizzazione di mostre (4 all’anno), grazie alla sinergia con la Francia, per un periodo di quindici anni. Queste saranno gestite a rotazione dai musei francesi;
- la presenza di curatori, esperti, conservatori in ambito artistico (soprattutto museale), e la formazione del personale addetto.
L’impegno maggiore è quello di creare una collezione permanente all’interno del museo, per garantire allo stesso di autogestirsi in meno di due decenni.
Grazie a tale accordo e al suo innovativo approccio culturale, il museo si basa sulla concentrazione di diverse culture, su storie di creatività al di fuori di ogni limite temporale o spaziale. Tale arte infatti non conosce confini, abbatte ogni limite e coinvolge ogni etnia.
“Il museo è un’agora araba”: l’architettura progettata da Jean Nouvel
Nonostante il notevole peso (di circa oltre 7.500 tonnellate), la sensazione che emana è quella di una profonda leggerezza, di un qualcosa di eterno che supera ogni limite e ogni barriera. La cupola è costituita da una complessa struttura, realizzata con oltre 7.000 stelle (per la precisione 7.850).
Tale elemento grafico viene ripetuto attraverso molteplici dimensioni e angoli, per ben otto strati diversi. Di quest’ultimi, quattro strati sono esterni e rivestiti in acciaio inossidabile mentre gli altri quattro interni sono rivestiti in alluminio.
A reggere il peso della cupola (dal diametro di 180 metri), quattro pilastri che creano un effetto fluttuante. Inoltre, grazie ai raggi solari, la luce filtra all’interno della struttura, attraverso le perforazioni presenti nella cupola: tutto ciò crea una sorta di “pioggia di sole”, un effetto estremamente sensazionale, coinvolgente ed emozionale. Spettacolare è anche l’utilizzo delle foglie, ideate e disegnate per filtrare la brillante luce del sole, che viene dall’alto e ammorbidisce la proiezione sul terreno.
Un ulteriore aspetto da evidenziare è come la cupola ideata da Jean Nouvel è stata progettata in ottica green. Essa ha infatti molteplici scopi ambientali:
- come una vera tettoia protegge sia la piazza esterna che gli interi edifici circostanti dai raggi solari;
- il consumo energetico di ciascuno degli edifici coperti viene ridotto grazie all’ombra;
- crea un vero e proprio microclima confortevole, grazie all’utilizzo di tecniche di conservazione dell’energia passiva e ai sistemi HVAC (Heating Ventilation And Air Conditioning).
Il percorso espositivo del Louvre di Abu Dhabi
- età antica;
- età medievale;
- età moderna;
- globalizzazione.
Partendo dalla storia antica, si arriva ai giorni nostri, abbracciando così migliaia e migliaia di anni, attraverso la narrazione di ben 12 capitoli. Ognuno di essi è incentrato su una determinata epoca storica, e attraverso strumenti, che siano antichi o contemporanei, cerca di esaltare i valori, la cultura, le credenze di ogni fase, mettendo in luce temi ed elementi universali.
Non v’è infatti in questo lungo racconto artistico nessuna distinzione tra razze, ideologie, etnie e religioni: il cristianesimo, il buddismo, l’islamismo non vengono più dipinti come tre elementi a se stanti, ma progettati in un’ottica di estrema vicinanza e unione spirituale, che travolge e sorprende il visitatore. Un esempio concreto è rappresentato dalla galleria di testi religiosi che offre in un’unica visione un foglio del Corano blu, una Bibbia gotica, un Pentateuco, testi del Taoismo e del Buddismo.
Tra le opere più note presenti all’interno della struttura troviamo:
- “La belle Ferronnière” di Leonardo da Vinci;
- “Il ritratto di Napoleone Bonaparte”, dipinto da Jacques Louis David;
- “Fontana di Luce” di Ai WeiWei
Alla fine di questo lungo viaggio, resta la sensazione di aver vissuto un’esperienza indimenticabile, sensoriale. Di aver guardato coi propri occhi e toccato con le proprie mani le credenze, i temi, i valori universali che sono alla base di ogni storia umana.
Immagini da: www.jeannouvel.com