“Dove c’era il vuoto ora trionfa la vita”. Oggi parleremo di un’opera molto importante e significativa, un’alternativa vivente alla violenza e al terrorismo. Si tratta del One World Trade Center, il sesto grattacielo più alto del mondo, realizzato dal noto architetto Daniel Libeskind.

Come nasce il One World Trade Center?

Vista panoramica el One World Trade Center di Daniel Libenskind

One World Trade Center, New York City

L’edificio è sorto in prossimità dell’area in cui un tempo fiorivano le Torri Gemelle. In seguito al terribile attentato terroristico dell’11 settembre del 2001, Lower Manhattan si ritrovò priva della sua anima, che era stata brutalmente strappata e violentata. Un vuoto di identità difficile da colmare, un’assenza così forte da indire un concorso per la progettazione dell’area che avrebbe dovuto ospitare un nuovo complesso.

La Lower Manhattan Development Corporation diede vita quindi a questa competizione, che si basava sulla redazione e costruzione di un piano generale per sviluppare i 16 acri, distrutti in quel giorno indimenticabile. Lo studio Libeskind presentò il progetto Memory Foundations che conquistò letteralmente la commissione.

Il progetto del One World Trade Center

Vista dall'alto del One World Trade Center di New York City

One World Trade Center, New York City

Un progetto molto complesso, un’idea innovativa quanto geniale che ha incontrato non poche difficoltà al momento della realizzazione. Questo è il principale motivo per il quale i lavori si sono dilungati per oltre un decennio. Sebbene la posa della prima pietra (atto simbolico per la ricostruzione di un’identità che era stata distrutta) avvenne il 4 luglio del 2004, i lavori iniziarono soltanto due anni dopo, una volta effettuate tutte le operazioni di messa in sicurezza.

Il complesso sarà infatti terminato nel 2013 e inaugurato e aperto al pubblico soltanto il 29 maggio del 2015.

L’architettura dell’One World Trade Center

Come abbiamo anticipato, il One World Trade Center, detto anche Freedom Tower, è il grattacielo più alto dell’emisfero occidentale. Con i suoi 541 metri e 33 cm di altezza (ai quali vanno aggiunti i 5 metri dell’antenna), rappresenta un simbolo di rinascita per l’intera popolazione. Il passato che si unisce al presente verso l’eternità, un’anima lesa ma ricostruita grazie all’amore per il proprio paese. Dalle macerie è stato costruito uno dei più belli complessi al mondo.

Vista interna del memoriale del One World Trade Center

One World Trade Center, New York City

Volendo seguire le unità di misura americane, la torre ha un’altezza di 1776 piedi, cifra ideologica perché è un omaggio alla data di dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti. Realizzato in cemento e acciaio, l’edificio è caratterizzato da simmetrie che culminano perfettamente con una guglia. Per chi non lo sapesse, quest’ultima è un elemento architettonico che viene utilizzato come decorazione e ornamento a diversi edifici, tra cui chiese, torri e campanili donando questa copertura a forma piramidale.

Gli oltre 12.000 pannelli di vetro ricoprono l’intero edificio in tutta la sua altezza, conferendo eleganza e maestosità.

La sicurezza dell’edificio

Sebbene il progetto iniziale prevedesse la realizzazione di 104 piani, in realtà ne sono stati costruiti 82, in quanto parte dell’edificio è caratterizzato da una zona vuota in cemento armato, utilizzata come zona di sicurezza per evitare futuri e possibili attacchi terroristici.

Oltre questo, il One World Trace Center presenta una serie di normative e disposizioni ben chiare che lo rendono preparato a qualsiasi eventuale attacco. Tutto questo per evitare che ciò che è successo quel maledetto giorno non possa più ricapitare!

La sostenibilità del One World Trade Center

Vista dal basso del One World Trade Center di New York

One World Trade Center, New York City

Grande attenzione è stata riservata alla sostenibilità dell’intero complesso. Sono state adoperate tutte le ultime tecnologie, volte a massimizzare l’efficienza energetica e a ridurre il relativo impatto sull’ambiente. Il rispetto infatti dei criteri di sostenibilità è stato uno tra gli aspetti principali nel momento in cui è stato ideato l’intero complesso. L’acqua piovana viene riutilizzata, grazie ad un sistema di raccolta, e al tempo stesso tutti i detriti che sono stati generati durante le costruzioni sono stati riciclati in un secondo momento. E non solo. Grazie ad una rete di trasporto ben collegata all’edificio, tutti possono raggiungerlo facilmente grazie ai mezzi pubblici. 

L’osservatorio del One World Trade Center

Una volta che si decide di visitare il One World Trade Center, è impossibile non salire fino all’Osservatorio. Un tour alla scoperta della storia e della cultura che inizia dal Welcome Center, dove ad attendere i presenti un maxischermo che racconta come è nato il progetto e chi ha aderito alla costruzione del complesso.

Si salirà poi lungo il grattacielo fino ad arrivare all’Osservatorio in soli 47 secondi e ad una velocità di 38 km orari. Un tour che sarà reso ancora più suggestivo dalle immagini che trasmetteranno gli schermi incorporati sulle pareti. Una volta arrivati, basterà alzare lo sguardo e perdersi nella meravigliosa vista panoramica.