Nell’arredamento della propria cucina, un elemento che troppo spesso viene sottovalutato è la cappa. Essenziale per il corretto equilibrio di tale ambiente, fondamentale per garantire il massimo del comfort grazie alla sua funzione di aspirare tutti i fumi e i vapori che si creano nel momento in cui si mette ai fornelli. Troppi sono gli interrogativi che girano attorno a tale elemento. Oggi ti sveleremo tutte le curiosità sulle cappe da cucina.
Cappe da cucina: cosa sono e a cosa servono
Come scegliere la cappa da cucine: caratteristiche e proprietà da valutare
Ovviamente, nella valutazione della cappa da cucina ideale alle proprie esigenze, il primo fattore da valutare sono le dimensioni che abbiamo a nostra disposizione. Dobbiamo però sapere che tale elemento d’arredo per la cucina ha delle misure standard: si va dai 60 ai 120 cm. Se c’è una regola nella selezione della cappa è che la stessa debba essere di misura uguale e/o maggiore al piano cottura. Quindi, è evidente che il primo step da effettuare è misurare la larghezza del piano cottura e custodirne il risultato.
Utilizzo e frequenza della cappa: siamo dei veri chef?
Le caratteristiche tecniche delle cappe da cucina
Esistono in commercio due principali modelli di cappe da cucina: ad aspirazione e a ricircolo. Quali sono i criteri in base ai quali dobbiamo selezionare l’una rispetto all’altra? Te li diciamo subito. Normalmente, la loro funzione di intrappolare i fumi e i vapori della cucina è la medesima, ciò che cambia è l’eliminazione e lo smaltimento degli stessi.
Nella cappa da cucina ad aspirazione, l’elemento fondamentale è la canna fumaria (presente all’esterno), nella quale vengono convogliati tutti gli elementi che desideriamo eliminare dalla nostra cucina. Pensa ai grandi ristoranti e pizzerie della tua città: nel 90% dei casi troverai al di fuori del locale la canna fumaria. Quella invece a ricircolo non necessita dell’installazione di tale elemento in quanto i fumi e i vapori non vengono proiettati verso l’esterno. Il funzionamento è molto pratico: i fumi aspirati vengono eliminati grazie al filtraggio dell’aria che viene restituita nell’ambiente totalmente purificata.
Una volta scelto il modello, ovviamente occorre valutarne la potenza di aspirazione. Tecnicamente, come riportato sulla guida “Cappe da cucina” con tale termine si indica “la quantità di aria aspirata ed espulsa, o filtrata, ogni ora dalla cappa da cucina e che si misura in mc/h (metri cubi/all’ora)”. Mediamente una cappa da cucina ottimale dovrebbe:
- aspirare 400mc/h
- assicurare un ricambio d’aria sei volte il numero del volume della stanza.
Nella selezione della cappa da cucina, una caratteristica tecnica riguarda i filtraggi. In linea generica, quelli solitamente presenti sono gli anti-grasso e gli anti-odori. La potenza di tale elementi viene correttamente indicata nell’etichetta energetica: si va dalla A alla G, dove per A si indica la massima potenza. Nella scelta, infine, occorre valutare anche la silenziosità della cappa da cucina: un rumore troppo forte potrebbe compromettere la buona riuscita di momenti che dovrebbero essere piacevoli.
Quali sono le tipologie di cappa da cucina da poter scegliere?
Arriviamo ora alla parte più divertente, ossia la selezione del modello per la nostra cucina. Vediamo insieme quali sono le tipologie più utilizzate in commercio e le caratteristiche principali delle stesse.
Cappa da parete
Immagina la cappa da parete come se fosse un vero e proprio camino: la struttura la ricorda molto! Si tratta del modello più classico che si trova in commercio e per questo facilmente abbinale allo stile shabby chic e a quello classico. Il richiamo alla tradizione non rinunciando però a modelli di alta qualità e tecnologia, con un design minimal ed elegante.
Cappa da cucina con visiera e sottopensile
Il nome già identifica la tipologia di tale cappa da cucina: la visiera è l’unico elemento visibile ad occhio nudo. Molto simile a questo modello è la cappa da cucina sottopensile, in cui tale strumento viene installato all’interno del pensile, posizionato al di sopra del piano cottura. Si adattano facilmente a tutti gli stili, anche se preferiamo indicarle per quello moderno. Questi modelli vengono anche indicati con il nome di cappe da cucina a scomparsa.
Cappa da cucina a soffitto
Arriviamo alla cappa da cucina a soffitto. Come si evince dalla nomenclatura, qui lo strumento di filtraggio e areazione dei fumi e vapori viene installato a sospensione in maniera distaccata dagli altri elementi d’arredo. La parte visibile è la piastra anteriore, tutto il resto è inserito nella controsoffittatura.
Cappa ad isola
Infine, arriviamo alla cappa ad isola, scelta obbligatoria per tutti coloro che hanno una zona cottura posizionata al centro della stanza. Devi sapere che tale tipologia di cappa è consigliata per l’alto design che la caratterizza: oltre a tutte le funzionalità tecniche, diventa un vero e e proprio elemento d’arredo che da quel tocco esclusivo alla tua cucina. Non più solo forme lineari, ma anche cubiche, cilindriche e a sospensione.