Ecobonus 2018: rinnovo e modifiche della normativa
Con la nuova legge di stabilità, il governo, ha intenzione di rinnovare l’ecobonus sulle opere di riqualificazione energetica su case, condomini, uffici, capannoni e negozi per un altro anno. Il bonus, consistente in un detrazione Irpef per i contribuenti e Ires per le persone giuridiche. Il governo, con l’obiettivo di ampliare il campo dei soggetti a cui spetterebbe il bonus, farà rientrare anche i lavori di rimozione del’amianto dai tetti e la messa in sicurezza di spazi comuni condominiali.
Ecobonus: novità normative
Stando alle recenti dichiarazioni dei membri del governo, le agevolazioni fiscali sulle opere di riqualificazione energetiche oltre ad essere rinnovate, verranno ampliate. I cambiamenti nel bonus casa, riguarderanno principalmente:
Il bonus ristrutturazioni del 50% per opere di ristrutturazione di massimo 96.000€ sia per appartamenti che per condomini;
Il bonus mobili ed elettrodomestici con detrazione del 50% per massimo 10.00€;
Ecobonus al 65%;
Agevolazione del 50% sull’Iva pagata per acquisto di case in classe A o B direttamente del costruttore.
Verranno invece accresciuti con la nuova legge di stabilità: Il bonus casa, che verrà rinominato bonus città, e servirà per facilitare gli interventi di riqualificazione urbana, con una detrazione del 50% per tutte le opere di rifacimento delle aree verdi cittadine ad opera di privati, opere di rifacimento facciate di condomini con estensione a queste sia dell’ecobonus che del sismabonus. Per il sismabonus si parla anche di estendere l’agevolazione ad imprese e capannoni. Un’ altra novità dovrebbe essere quella di una rimodulazione delle percentuali di detrazione legate all’ecobonus 2018 in base agli obiettivi raggiunti anche in termini di impatto sulle emissioni. Per il sismabonus 2018, le agevolazione che dureranno fino a 31 Dicembre 2021, potrebbero subire modifiche. E’ stata proposta una detrazione del 100% per la diagnosi sismica degli edifici, e inoltre, si proverà ad accorpare il sismabonus e l’ecobonus per permettere ai condomini di avere un unico cantiere di lavori.
Come funziona l’ecobonus?
Le agevolazioni per la riqualificazione energetica sugli immobili, che prevedono il 65% di detrazione fiscale per tutto il 2017 e che verranno rinnovate anche per il 2018, spettano ai contribuenti Irpef. Attualmente l’ecobonus può attivarsi se vengono rispettati determinati requisiti:
Interventi per edifici di 100.000 €;
Per interventi su pareti, finestre ed infissi il tetto massimo è di 60.000 €;
Montaggio di pannelli solari per 60.000 €;
Ricambio dell’impianto di riscaldamento per 30.000 €;
A chi spetta l’agevolazione?
Le agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica spettano a:
Tutte le persona fisiche aventi un diritto reale sull’immobile
Titolari di partita Iva
Contribuenti con redditi d’impresa
Enti pubblici e privati senza fine di lucro.
Le detrazioni Irpef per l‘ecobonus , spettano anche ai familiari della persona proprietaria dell’immobile a cui spetta la detrazione. Mentre aspettiamo ulteriori conferme e novità sull’ ecobonus per il 2018, gli interventi agevolati ora sono:
Interventi di riqualificazione energetica
Interventi su edifici esistenti
Installazioni di pannelli solari
Sostituzione di impianti di riscaldamento
Ecobonus: quali documenti servono?
Il contribuente, portati a termine i lavori di riqualificazione, deve presentare determinati documenti per accedere alle agevolazioni:
Certificazione energetica dell’edificio;
attestazione di corrispondenza dei lavori eseguiti ai criteri definiti dalla legge;
Scheda informativa degli interventi compiuti.
La certificazione e la scheda informativa devono essere inviati all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori per via telematica. I privati, per accedere alle agevolazioni, dovranno necessariamente effettuare i pagamenti tramite bonifico, bancario o postale. Lo stesso obbligo non è previsto per le imprese. I documenti da presentare per accedere alla detrazione del 65% sono:
Asseverazione di un tecnico abilitato;
Dimostrazione dell’effettuata trasmissione dei documenti all’ENEA più copia degli stessi;
Fatture e ricevute fiscali delle spese effettuate relative all’ecobonus;
Copie della delibera assembleare e tabella millesimale di suddivisione delle spese per le opere su parti comuni dei condomini;
Dichiarazione di consenso all’intervento da parte del proprietario se le opere vengono svolte dall’inquilino;
Documentazione che accerti l’esistenza dell’immobile oggetto dell’agevolazione.
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