Ristrutturare una cucina richiede particolare attenzione al dettaglio di alcuni elementi indispensabili: piani da lavoro, mobili da terra e mobili pensili. Pianificare è la strada giusta per essere consapevoli di ciò che ti serve e ti aiuterà a tenere costi e tempi sotto controllo; prima di iniziare a ristrutturare la tua cucina, decidi cosa vuoi. Quello che è importante, in questo caso, è procedere per zona, prendendo in considerazione la zona cottura, la zona preparazione dei cibi, la zona lavaggio, la zona conservazione.
Ristrutturare la cucina: da dove iniziare?
1 – Pianifica Quando ristrutturi la cucina, per prima cosa è necessario capire bene lo spazio che hai a disposizione in modo ottimizzare e sfruttare al meglio ogni angolo e centimetro prezioso. Prima di iniziare a pensare alla tua nuova cucina, osserva bene come usi quella vecchia: annota qualsiasi problema che trovi fastidioso e vorresti eliminare. Potresti accorgerti che basta sostituire una vecchia anta, pomelli o rubinetti vecchi o semplicemente cambiare il colore delle pareti per dare un nuovo volto alla tua cucina. Come parte del processo di progettazione, dovrai conoscere la dimensione ed il tipo dei tuoi elettrodomestici, e prima di iniziare sarebbe una ottima idea scegliere i prodotti che vorrai inserire nella tua nuova cucina. Gestire il tuo design è fondamentale. Non avrai una seconda possibilità una volta installata la tua cucina! Fai la tua ricerca, online, prendi ispirazione da Pinterest o su riviste di design.
2 – Fai una lista Raccogli tutte le idee che ami e ordinale: questo ti aiuterà a pensare a quello che vuoi fare e anche a sviluppare uno stile coerente per tutta la casa. Magari hai sempre sognato di avere un frigorifero grande e spazioso, oppure un forno capiente dalle diverse funzionalità. Valuta ciò che davvero ti serve e di cui non puoi fare a meno, proprio perché finora ti è mancato, e trova il modo di adeguare spazi e costi a questa tua necessità. Un discorso a parte meritano i “desideri”, cioè gli strumenti o gli spazi che vorresti avere nella tua cucina, magari vorresti creare un’isola, oppure unire la zona giorno e dotare la cucina di un bel divano. In questo caso, dovrai valutare gli spazi ed i costi in modo da non sovraccaricarti di lavoro e spese extra.
3 – Stabilisci un budget Stabilire un budget per gli interventi necessari è un passo fondamentale da compiere, assicurati di avere anche dei soldi per eventuali spese extra! Potrebbe anche valere la pena coinvolgere un designer di cucine professionista per conoscere nuove idee nonché i pro ed i contro dei vari materiali da cucina.
4 – Indirizza bene i dettagli Il dettaglio fa la differenza, quindi scegli con cura gli elementi costitutivi come le maniglie, cerniere delle ante e i piedini dei mobili: tutti questi elementi si combinano in vari modi e assumono diversi aspetti finali.
5 – Scegli materiali e forniture Quando ristrutturi la cucina, scegli i mobili in base alle dimensioni della stanza, oltre che delle tue esigenze. La scelta dei rivestimenti per le pareti della cucina non solo incide sul suo aspetto finale ma ha a che fare anche con la resistenza all’umidità e alla sua manutenzione. La scelta dei materiali è un punto delicato anche per il piano di lavoro della cucina, che deve essere ugualmente lavabile con facilità, resistente agli sforzi e durevole nel tempo. Oltre ai classici in pietra e in legno esistono delle nuove alternative moderne come l’acciaio inossidabile, ideale per le cucine industriali, ed il silestone, un materiale innovativo composto dal 94%di quarzo naturale, trattato con protezione antibatterica; entrambi sono pratici e di facile manutenzione. Quando si tratta di scegliere il piano cottura, dipenderà dalle tue preferenze e dal tuo budget. Il più diffuso è il piano cottura a gas, generalmente in acciaio inox o vetro temperato, economico, facile da lavare e resistente ai graffi; puoi scegliere anche tra piano cottura elettrico (con le piastre, per intenderci) o ad induzione, di nuova tecnologia. Questi ultimi, sono diversi dai piani cottura a gas o elettrici in quanto cuociono per induzione elettrica anziché per conduzione termica. Invece di una fiamma nuda (gas) o un elemento riscaldato (elettrico), un piano di cottura a induzione trasforma efficacemente la pentola o la padella nel fornello attraverso un processo di induzione elettromagnetica. Questo non genera calore direttamente, ma crea invece un campo magnetico in continua evoluzione che, a causa della resistenza degli utensili da cucina sopra di esso (che deve avere un fondo magnetico), crea calore nella padella.
6 – Presta attenzione all’illuminazione Un altro aspetto molto importante è l’illuminazione. Considera l’eventualità, dove possibile, di riservare più spazio possibile all’apertura della finestra. Oltre al conseguente risparmio sulla bolletta, sarà favorito così il ricambio d’aria, davvero essenziale in un ambiente come la cucina. Anche i mobili e le pareti, pitturati di bianco, contribuiscono a diffondere i raggi luminosi, aiutando a rendere più confortevole lo spazio dedicato alla tua cucina. Se non hai la fortuna di avere un grande apporto di luce naturale, puoi sbizzarrirti per la ricerca dell’illuminazione perfetta per la tua cucina! Sai che l’illuminazione è qualcosa che, se fatto bene, può certamente migliorare l’aspetto di una cucina e il modo in cui funziona. Ci sono diverse opzioni disponibili per illuminare la cucina della tua casa, tra cui le lampade a sospensione, che si estendono dal soffitto e sono un buon modo per fornire illuminazione diretta, e le luci del lavandino, installate direttamente sul lavandino per fornire illuminazione durante il lavoro.
Ristrutturare una cucina: le fasi dei lavori
La ristrutturazione della cucina è un’operazione complessa che richiede esperienza e specifiche competenze. Se dovrai rifare anche gli impianti è necessario che il lavoro lo esegua un tecnico. L’esecuzione del lavoro viene effettuata esclusivamente da personale formato e specializzato secondo le normative vigenti (CE), per il rifacimento di: impianti idrici e scarichi, impianti sanitari e termoidraulici, impianti elettrici ed infine impianti di riscaldamento e condizionamento. Prima di iniziare i lavori quindi, è necessario controllare lo stato degli attuali impianti, idraulico ed elettrico, e valutare se occorre la rimozione e il ripristino.
La prima fase dei lavori riguarda la demolizione del vecchio pavimento e dei rivestimenti. Successivamente si procede con l’installazione dell’impianto a gas a norma, ed il rubinetto per il piano cottura. Giunti a questo punto, questo sarà l’ordine dei lavori: a) realizzazione del massetto sottostante; b) posa dei pavimenti; c) posa dei rivestimenti; d) mobilia e ripiani vari; e) infissi; d) elettrodomestici.
Ora che hai tutto chiaro, scegli l’impresa edile più adatta alle tue esigenze e inizia la trasformazione della tua cucina!