Qualche tempo addietro, in particolare negli anni ‘50 e ‘60, gli spazi abitativi venivano concepiti in modo tale da attribuire a ogni stanza una specifica destinazione d’uso. Nell’arredamento, questo rigore formale, era una sorta di parola d’ordine. L’impatto si percepiva osservando la differenza tra la cucina, di norma piccola e essenziale e il soggiorno, che manteneva uno stile più ricercato, in vista dei futuri ospiti da accogliere.

Attualmente, invece, un radicale ripensamento della vita quotidiana ha fatto si che gran parte degli individui scegliesse di vivere in un contesto metropolitano. Tra le conseguenze di questa urbanizzazione di massa, c’è la questione dell’abitare. Non è più sempre possibile ottenere planimetrie tanto ampie da garantirci una separazione funzionale, dunque occorre riadattare il nostro modo di immaginare la casa.

Scopriamo insieme, quindi, cosa significa “open concept”, un espediente d’interior con cui possiamo ottenere il massimo rendimento, attraverso il minimo sforzo.

Cosa si intende per open space?

Vista di una open space salone cucina dai colori chiari e luminosiL’open space è una tendenza d’arredo sempre più in voga, in particolare tra gli avventori più giovani. Ci consente di recuperare preziosi metri quadri, abbattendo le pareti che separano diversi locali, per avere un ambiente unico.

Il risultato da vita a uno spazio polifunzionale, dove è possibile far convivere differenti attività. La definizione più ampia del termine non riguarda esclusivamente gli spazi interni: anche all’esterno di un’abitazione è possibile creare un’area a pianta aperta.

Generalmente con questa accezione si fa riferimento all’ala della casa living, dove si uniscono cucina, sala da pranzo, soggiorno e, talvolta anche ingresso, in un solo colpo. Il concetto può essere esteso, di contro, anche alla zona notte. Viene a crearsi un’atmosfera magica in cui, gli elementi più intimi di una stanza come la doccia o la vasca del bagno padronale, diventano il punto focale della camera da letto.

L’open space, però, non deve essere assolutamente confuso con il “loft”, il recupero di una costruzione industriale, che si dirama in uno spazio volumetrico unico. Al contrario dell’open space, quindi, si tende a esaltare complementi della struttura originaria e a strutturare la pianta in funzione della loro valorizzazione.

Posso realizzarlo in case di qualsiasi metratura?

L’open space si adatta alle esigenze di qualsiasi compratore. Ovviamente chi ha la fortuna di vivere in una soluzione indipendente e ampia potrà davvero lasciare libero sfogo alla fantasia. Quando si ha a disposizione uno spazio maestoso, l’errore che si commette più di frequente è quello di puntare su un mobilio importante e ingombrante, quasi a voler “riempire” ogni millimetro a qualsiasi costo.

Questo non fa altro che comunicare un senso di disordine senza pari, dal risvolto claustrofobico. Bisogna, invece, garantire un mood tranquillo e fresco, affidandoci ad un progetto confezionato solo dopo aver definito lo stile da declinare.

L’open space è la formula ideale anche per i piccoli appartamenti. In questo caso che siano 70 o 30 metri quadri poco importa! Ciò che conta è riuscire a farsi guidare da un’organizzazione meticolosa, per avere tutto il necessario a portata di mano senza disturbare lo sguardo.

E l’open space per la cucina – soggiorno?

Vista di un open space salone cucina in stile industriale con elementi in legno e ferro battutoNel caso specifico della zona living, questo escamotage ci permette di creare un’area condivisa, che riesca a fondere, in modo intelligente, la cucina e il soggiorno insieme. Questa zona è di vitale importanza: essendo quella in cui trascorriamo la maggior parte del nostro tempo deve rispecchiare perfettamente il nostro stile di vita e la nostra personalità.

Tra le caratteristiche di tale trend troviamo la parola efficienza. E’ necessario ripeterla come un mantra proprio nel momento in cui stai pensando di acquistare un tavolo da 8!

Avendo azzerato le separazioni in muratura, infatti, ogni centimetro deve essere calibrato per rispondere a una specifica esigenza. Una coordinazione ben studiata è ciò che può salvarti dal comune errore: creare un “melting pot” caotico e irrazionale, ossia mescolare elementi casuali, forzandone le assonanze.

L’emblema di questo concept è la cucina a vista: rendila il punto focale del tuo ambiente! Per farlo ragiona sul fatto che, un piano cottura immenso con isola infinita è il sogno di tutti i cuochi provetti ma non significa che funzionerà davvero per te.

Dimentica ciò che vedi sulle riviste per la casa e negli showroom, devi privilegiare ergonomia e praticità ma soprattutto devi adattarla alle tue esigenze. Una cucina a L sarà perfetta, ad esempio, per chi ha necessità di definire gli angoli mentre una cucina con isola valorizzerà gli ambienti larghi con aperture strategiche.

Sulla stessa linea, un divano immersivo e una TV stratosferica non valorizzeranno una stanza di 40 metri quadri. Al contrario: le pareti appariranno soffocanti, e il passaggio sarà ostruito da un complemento d’arredo ingombrante.

Quali sono le dritte per la mia cucina – soggiorno?

Vista di un open space in stile classicoRicorda: come in tutte le cose della vita “less is more. Parti dal fondo della stanza e segui una semplice regola: le tue scelte devono appoggiarsi a un baricentro che rafforza l’aderenza allo stile scelto.

Ad esempio: se hai scelto una cucina importante, per separarla dal soggiorno puoi servirti del muretto! Un impianto basso ti permetterà di guadagnare spazio e creare una definizione degli arredi. Gioca d’astuzia e fallo costruire con delle mensole, così unirai l’utile al dilettevole.

Tra le moderne intuizioni c’è la possibilità di creare il muretto a scomparsa! E’ la soluzione ideale per chi ama avere ospiti, ma non vuole rinunciare all’ordine. Stessa cosa vale per delle porte scorrevoli, da utilizzare quando arriva a sorpresa lo zio dall’America, ma non abbiamo ancora finito di sparecchiare e lavare i piatti.

Un altro trucchetto è quello di creare una separazione ideale per mezzo di una libreria a unità cubiche. Sarà perfetta per lasciare filtrare la luce, in uno splendido gioco tra pieni e vuoti.

Se vuoi osare gioca con l’illuminazione differenziata: puoi definire le diverse parti del tuo open space tramite l’alternanza luminosa. La cucina può avere dei faretti incastonati nel soffitto che vanno a evidenziare l’angolo cottura, mentre il tavolo da pranzo può essere arricchito da un grande lampadario posizionato al centro dello spazio.

Non sottovalutare l’importanza dei complementi: un tappeto al centro dello spazio va a delimitare l’area a livello percettivo, dunque può essere utile per delimitare la zona divano.

Open space cucina- soggiorno: quali sono gli stili più adatti?

Partendo dal presupposto che l’open space deve essere congeniale a chi lo ha immaginato ed è chiamato a viverlo, possiamo tuttavia suggerirti tre stili che vanno a nozze con questo concept d’interior.

Stile moderno

E’ il must have degli open space. Mantiene un’estetica piacevole e lussuosa, seppur minimale, senza rinunciare alla funzionalità dell’ambiente. Non è solo bello, dunque, ma anche comodo, pratico e congeniale alle proprie esigenze. Nell’open space moderno gli arredi hanno un design minimale e sono immersi in un ambiente dai toni neutri. Black & white, scale di grigi o legno naturale sono perfetti. Se utilizzi il divano come divisore, tutto acquista carattere e definizione. La collocazione ideale è posizionarlo di spalle alla cucina, magari su un bel tappeto coordinato.

Stile industrial

E’ perfetto per chi ama il mix tra oggetti di recupero e le ultime tendenze nell’arredamento. Pavimenti in toni polverosi, tubature e travi a vista, unite a una cucina super hi-tech sono quei dettagli che i tuoi ospiti ameranno. Se lo spazio lo consente l’isola qui sarebbe una chicca ideale, magari col piano in acciaio o in legno.

Stile classico

Anche lo stile più tradizionale può essere adatto a questo concept innovativo, l’importante è garantire la coerenza degli spazi con mobili su misura per non appesantire il tutto. Un mobile d’epoca basso, posizionato al centro della stanza, può essere un ottimo separatore. Altra scelta può essere un muretto dai tratti rustici abbinato con un divano vintage e cucina con manopole retrò.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi dell’open space?

Vista di un open space in stile modernoL’open space è una splendida modalità per abitare la propria casa ma sarà davvero tutto rose e fiori? Scopriamolo analizzando a tappeto pro e contro.

Tra i vantaggi degli open space rientrano:

  • La luminosità. Rispetto a una casa tradizionale, infatti, gli ambienti open sono ariosi e luminosi, consentendo un notevole risparmio energetico in termini di riscaldamento e illuminazione artificiale;
  • La possibilità di intrattenersi con gli ospiti. Cucinare e chiacchierare con amici e familiari è possibile grazie a questa soluzione. Anche se la privacy è minore rispetto a una separazione strutturale, non si avrà più la sensazione di essere lasciati soli ai fornelli, perdendosi tutto il divertimento;
  • E’ perfetto per chi ha figli piccoli. Basta uno sguardo e tutto sarà sotto controllo! Lavorare (aggiungendo un piccolo angolo ufficio), cucinare, svolgere le faccende, ma badare anche ai bambini diventerà semplicissimo;
  • Pulizia. Si puliscono due stanze in un colpo solo… Pensateci! E’ una cosa fantastica.

Tra gli svantaggi degli open space, invece, abbiamo:

  • Una minore concentrazione delle pareti. Gli amanti dell’arte dovranno fare i conti con il decisionismo perché non potranno appendere tutte le opere che adorano. Andrà fatta una cernita sui suppellettili, evitando di non sfociare nel cattivo gusto;
  • Meno prese elettriche. Quando abbiamo pochi muri, le prese devono essere posizionate con astuzia per ridurre l’intreccio di cavi. Spesso, quindi, si tende a inserire solo quelle strettamente necessarie;
  • Disordine. Un oggetto fuori posto in un open space si nota più che in qualsiasi altra stanza della casa;
  • Odori. L’open space ha il triste punto debole di infondere il profumo dei nostri alimenti appena trattati anche alla zona soggiorno. Per sopperire a questa mancanza è bene ventilare spesso gli spazi e dotarsi di profumatori per ambienti;
  • Condizionamento. Nei mesi estivi potrebbe essere il punto debole. Organizzare la collocazione degli split durante l’iter progettuale, potrebbe essere la giusta soluzione.